Vaccini per malattie cronico degenerative e malattie allergiche

Da sempre i vaccini sono stati utilizzati per la prevenzione delle malattie sostenute da agenti infettivi. Occorre tener presente tuttavia che anche molte malattie degenerative, in particolare i tumori, possono essere prevenute mediante l’azione dei vaccini. In particolare vanno ricordati due vaccini contro malattie sostenute da agenti infettivi virali, l’HPV (Human papilloma virus) responsabile del tumore della cervice uterina e il virus dell’Epatite B responsabile del carcinoma epatico.

Il vaccino antipapilloma, di recente applicazione a livello nazionale, è considerato importantissimo nel prevenire sia la formazione che la proliferazione del tumore della cervice uterina. Costituisce un sistema di prevenzione sicuro che non deve tuttavia distogliere le donne a rischio dal controllarsi in maniera tradizionale con lo screening preventivo mediante il Pap test.

Il vaccino anti Epatite B è universalmente riconosciuto come il presidio preventivo più efficace nei confronti del cancro del fegato. Poichè il vaccino antiepatite B dal 1991 viene inserito tra i vaccini obbligatori per i neonati è da prevedere nel tempo una sostanziale riduzione di tale tumore.

Occorre ricordare anche che si stanno studiando vaccini contro malattie tumorali nelle quali la responsabilità infettiva non esiste. Non si tratta quindi di vaccini che utilizzano antigeni virali o batterici per stimolare la risposta immunitaria specifica, ma si cerca di potenziare le difese immunitarie insite nell’organismo per poter distruggere il tumore sul nascere.

Molte tipologie di tumore potrebbero essere interessate da tale azione come il tumore del polmone, della pelle, della prostata e del seno. In particolare verrebbe istruito il sistema immunitario a bloccare un particolare enzima, la telomerasi, ritenuta responsabile della crescita e della diffusione delle cellule cancerogene. Si tratta di ricerche nuove molto promettenti ancora non sufficienti tuttavia per una applicazione nelle persone a rischio.

È importante ricordare che esistono anche vaccini per il trattamento specifico delle malattie allergiche. Consistono nel somministrare all’individuo (in genere ai bambini, nei quali le allergie sono in costante aumento) dosi crescenti della sostanza allergizzante con lo scopo di diminuire in modo rilevante la sua sensibilità alla stessa e conseguentemente ottenere una attenuazione dei sintomi.

*tratto da Calendario della Salute 2013

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